Che il futuro possa apparire incerto è un dato di fatto con cui fare i conti, soprattutto per quanto riguarda il mondo del lavoro.

Se fuori ci sono una serie di professioni, ancora tutte da inventare, allora i lavoratori del futuro saranno coloro che sapranno fare della versatilità il proprio punto di forza. 

Nel panorama in rapida evoluzione che stiamo vivendo dal punto di vista sociale e professionale, tra le soft skill più ambite c’è proprio la capacità di dedicarsi a studi e attività diverse, adattandosi a situazioni varie e imprevedibili, come abbiamo di recente dovuto imparare.

In generale, le capacità che permettono di interagire in modo efficace con gli altri sono considerate fondamentali per svolgere professioni in cui la comunicazione tra persone è importante. E le sfide dei lavori del futuro non si giocano solo sul fronte della tecnologia.

Formare e aggiornare i nuovi professionisti

Laddove si creeranno nuove opportunità di lavoro, altre occupazioni, sostituite dalla tecnologia, dall'automazione, dall'intelligenza artificiale, verranno meno.

In questa economia dell’innovazione, il World Economic Forum ha pubblicato un report sulle competenze da integrare nella formazione del XXI secolo per trovare lavoro più facilmente.

In futuro, infatti, molte professioni richiederanno un mix di conoscenze, di saper fare, di saper essere più variegato rispetto al passato e, benché sia necessaria una preparazione ‘tecnologica’ per affrontare i mutamenti lavorativi, non vanno sottostimate le capacità relazionali e comportamentali, ritenute strategiche

Oltre alla comunicazione efficace, e più in generale alle doti comunicative, la capacità di adattamento è una delle abilità su cui lavorare. Queste soft skill dipendono in parte dalla predisposizione individuale, in parte dal proprio background. 

 

Capacità di comunicazione

Chi ha fatto di recente un colloquio ha già verificato sul campo che una delle soft skill richieste dai potenziali datori di lavoro e dai recruiter è la capacità di comunicare in modo efficace. Questa competenza si rivela particolarmente importante per ruoli manageriali o dirigenziali, in cui saper essere chiari e farsi comprendere è prerequisito per un’efficace leadership. 

 

Capacità di adattamento, versatilità

Nei prossimi anni, ma il processo è già iniziato, i cambiamenti si rincorreranno sempre più rapidi, nel mondo del lavoro e nella società. Per affrontare questa evoluzione senza precedenti, sapersi adattare sarà una capacità fondamentale, non solo nella propria professione, ma anche nella vita.

Passare da un’azienda a un’altra, cambiare mansione, ricollocarsi, reinventarsi saranno azioni che si compieranno con maggiore frequenza rispetto al passato. Per riuscire a svolgere bene il proprio lavoro, la versatilità sarà quindi imprescindibile. 

 

Cosa vuoi fare da grande?

Quante volte da bambini ci siamo sentiti rivolgere questa domanda: cosa vuoi fare da grande? L’idea di una lavoro da svolgere per tutta la propria vita da adulti si riferisce a un mondo che non esiste più o sta rapidamente scomparendo. 

In futuro, ogni professionista si troverà di fronte a sfide occupazionali avvincenti, diversificate e fuori dalla propria zona di comfort.

Non solo il mondo del lavoro impone questo tipo di cambiamento, ma anche il modo in cui la società evolve ci spinge ai confini di ciò che già sappiamo e facciamo, mettendo alla prova proprio la nostra predisposizione alla versatilità.

Un atteggiamento aperto, pronto a cambiare, a sperimentare attività che non avevi mai pensato di fare, potrà permettere di scoprire nuovi campi in cui eccellere.

 

Competenze interpersonali per il lavoro del futuro  

Negli Stati Uniti, dove il mercato del lavoro è più vivace e guida i cambiamenti globali, le competenze interpersonali hanno avuto un’importanza sempre crescente negli ultimi quarant’anni.

Tra il 1980 e il 2012 i posti di lavoro caratterizzati da alti requisiti di competenze sociali sono cresciuti di quasi 10 punti percentuali (IL FUTURO DELLE COMPETENZE L’OCCUPAZIONE NEL 2030).

È proprio questo tipo di capacità che si rivela utile nella gestione del contesto culturale della globalizzazione, nell’interazione con il mondo digitale, nel coordinamento delle persone.

Una buona e ampia cultura di base, unita a soft skill consolidate, sarà quindi il passepartout di professioni che, per loro natura, non saranno più scolpite nella pietra, ma anzi saranno fluide, per adattarsi ai cambiamenti del mondo del lavoro futuro.

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