Hai mai sentito parlare di giurista ambientale, specialista in contabilità verde, esperto in fondi di investimento green? Sono solo alcune delle job opportunities che si stanno delineando all’orizzonte.

Competenze green, digitali, STEM e innovazione: sono queste, secondo il rapporto “Unioncamere – ANPAL, Sistema Informativo Excelsior”, le richieste per le occupazioni più interessanti e in crescita fino al 2025. 

Le università e gli Istituti di formazione adeguano quindi la loro offerta, assecondando questa transizione ecologica e digitale: il prossimo anno accademico vedrà un’esplosione di nuovi corsi, relativi a: ambiente, sostenibilità, competenze digitali, ma soprattutto percorsi di studio che valorizzino le competenze trasversali.

 

Competenze digitali e titoli di studio più richiesti

Il digitale pervade molti settori e professioni. Alcune di quelle già esistenti verranno arricchite di competenze digitali, ne nasceranno di nuove, per esempio: data scientist, big data analyst, cloud computing expert, cyber security expert, business intelligence analyst e artificial intelligence system engineer… Allo stesso modo, l’attenzione alla sostenibilità ambientale introdurrà nuovi lavori e ne modificherà altri.

Questo ordito, rappresentato dai grandi temi del digitale e della sostenibilità, si incontra con l’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale, formando una trama ricca di nuove opportunità di formazione e di lavoro.

I titoli più richiesti nei prossimi anni indicano percorsi di studio che premiano l’alta formazione in settori tecnici e specialistici. Leggi anche, "Quali sono le opportunità di carriera che si prospettano con IAAD".

 

Lo UX Designer

La User Experience, o Esperienza Utente, è uno degli aspetti che determina il successo o l’insuccesso di un prodotto o servizio.

Per questo motivo è diventata una disciplina fondamentale nelle aziende di diversi settori.

Progettare una buona relazione tra una persona e un prodotto o servizio richiede un mix di competenze, tra cui: comunicazione, grafica, design oltre a una certa sensibilità.

Si tratta di comprendere i bisogni degli utenti, conoscere gli aspetti tecnici in grado di soddisfarli, saper progettare interfacce coinvolgenti, efficaci, ma soprattutto realizzabili. 

La UX riguarda, in pratica, l’esperienza di una persona nel momento in cui usa un bene. E questo non interessa solo prodotti digitali e l’usabilità, cioè la facilità di utilizzo. La UX ha a che fare con le percezioni dell’utente ed è trasversale a molte discipline tra cui:

  • l’architettura delle informazioni;
  • il visual design;
  • il design dei contenuti;
  • l’accessibilità;
  • la User Interface.

 

Lo specialista in AI

I settori produttivi più avanzati sono alla ricerca di esperti di Intelligenza Artificiale. In futuro saranno molto richiesti i professionisti che sanno progettare, realizzare e gestire servizi innovativi.

Anche in questo campo, lo specialista in AI unisce alle competenze specifiche del settore conoscenze più trasversali, che gli consentano di immaginare i possibili contesti applicativi, favorendo l'introduzione dell’innovazione nei campi più disparati.

Scienze, tecnologia, informatica sono fondamentali e devono essere accompagnate da basi di statistica, matematica, scienza, ingegneria.

 

Una nuova figura: l’esperto in fenomeni migratori

Hai mai sentito parlare di esperto in fenomeni migratori? Nei prossimi anni, questa figura potrebbe acquistare maggior notorietà.

Se è vero che i luoghi in cui nascono più opportunità di lavoro sono destinate a concentrarsi in un numero ristretto di aree geografiche, l’integrazione tra popoli, che già oggi è un fenomeno di grande attualità, lo sarà ancora di più in futuro.

Questa professione comporta un elevato grado di conoscenza degli aspetti giuridici, ma anche dei contesti sociali, geografici, storici ed economici in cui i fenomeni migratori avvengono.

Per una corretta gestione di questi flussi, per il coordinamento e la gestione dell’accoglienza dei migranti, saranno richiesti professionisti preparati in modo specifico.

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Una figura ibrida: l’esperto in Public Humanities

Discipline umanistiche e digitali per valorizzare la cultura faranno parte del bagaglio formativo dell’esperto in progettazione, produzione, gestione e valorizzazione di risorse culturali ed esperto in Public Humanities. La valorizzazione della cultura e dell’industria connessa passerà sempre di più attraverso il mondo digitale. 

Per connettere il pubblico al settore dei servizi culturali, inteso in senso ampio: istituti di cultura, editoria specializzata, beni e risorse culturali, attività interculturali, serviranno esperti in social media e social networks.

Anche in questo caso, il percorso di formazione unirà l’informatica alle materie umanistiche, il diritto all’arte, il marketing all’arte, alla storia, alla letteratura in un mix variegato.

 

Il cambiamento climatico e l’ingegnere del rischio geologico

Gli eventi naturali catastrofici sono sempre più frequenti e colpiscono ogni zona del mondo: inondazioni, tempeste, smottamenti mettono a rischio miliardi di persone e causano ingenti danni economici. 

I cambiamenti climatici sono una sfida sempre più urgente da affrontare per il futuro dell’umanità e del Pianeta.

La scienza, l’ingegneria, la tecnologia e, ancora una volta, l’innovazione sono alla base di carriere professionali che si occupano proprio di queste emergenze, valutando, prevenendo e gestendo i rischi idro-geologici.

 

Il Data Scientist e la scienza dei grandi numeri

Big Data, Analytics, Cloud, automazione e Machine Learning sono parole che entreranno sempre di più a far parte del linguaggio quotidiano.

I professionisti che aiutano le imprese a prendere decisioni utili per lo sviluppo e la crescita, basandosi sull'analisi di una grande quantità di dati sono figure sempre più cruciali. 

Per organizzare una mole di informazioni in modo da poter trarre indicazioni utili e fare previsioni sempre più accurate, il Data Scientist ha bisogno di una solida preparazione scientifica, affiancata dall’utilizzo di tecniche statistiche, tecnologie informatiche e applicazioni che rendono fattibile l’acquisizione, l’integrazione, la gestione, l’analisi e la visualizzazione di una grande quantità di dati.

 

Il Web Community Manager

La gestione di una propria comunità di riferimento è un’attività sempre più richiesta dai brand.

Nel mondo digitale, ogni azienda è esposta a commenti, giudizi, critiche degli utenti, che utilizzano i social network come strumento dialogico per comunicare tra loro e con i marchi di riferimento.

È proprio per svolgere questa attività di ‘moderazione’, ma anche di comunicazione proattiva e di gestione delle crisi, che serve il Community Manager.

Questa professione ha confini di intervento precisi, ma richiede una serie di skill piuttosto ampia: 

  • capacità di scrittura 
  • conoscenze del mondo digitale, 
  • conoscenza dei tool di monitoraggio delle conversazioni sui social network 
  • ottime capacità relazionali 
  • esperienza di Digital PR
  • capacità di gestire le crisi
  • creatività, 
  • reattività.

Per tutte queste nuove opportunità di lavoro, sbocciano percorsi di studio ad hoc, che intercettano le richieste del mercato e rispondono con una preparazione allineata con le esigenze emergenti e quelle prevedibili.

Scegliere una preparazione specialistica, di alto livello, che guarda al futuro, darà quindi la possibilità di cogliere le opportunità di lavoro più innovative e promettenti.

 

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