La sostenibilità ambientale è considerata un driver per l’economia e il mondo del lavoro grazie all’aumentata sensibilità all’argomento delle persone e del mercato e alla nascita di una serie di leggi e raccomandazioni che spingono verso uno sviluppo più rispettoso dell’ambiente e delle persone.
L’ultimo atto di questo percorso ‘verde’ è la definizione dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu.
La tutela dell’ambiente, passaggio indispensabile per garantire un futuro alla Terra e all’umanità, è stata associata, in una visione più ampia e olistica, alla dimensione economica e sociale.
Il modello di sviluppo di riferimento per il futuro integra i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità di soddisfare quelli delle generazioni future e nasce dall’impegno di istituzioni, aziende, singoli individui.
Ognuno può giocare un ruolo attivo importante per la sostenibilità ambientale, anche nel mondo del lavoro.
L’azienda del futuro è sostenibile
Che vantaggio ha un’azienda a essere ‘green’? Perché il mondo del lavoro dovrebbe investire in scelte e azioni che premiano la sostenibilità ambientale, sociale, economica?
Perché il mercato riconosce un vantaggio competitivo a chi si impegna a essere sostenibile, considerando le aziende verdi più affidabili, meno rischiose e in grado di garantire un valore maggiore nel lungo periodo.
L’impatto ambientale, il rispetto dei diritti dei lavoratori, la governance trasparente sono fattori imprescindibili di competitività.
La richiesta parte dai consumatori, che con la loro domanda sono in grado di muovere il mercato nella direzione della sostenibilità.
Inoltre, gli investimenti verso la sostenibilità sono in grado di creare nuovi posti di lavoro, specializzazioni a più alto valore aggiunto, ottimizzare le risorse, ridurre i costi: la green economy pervade molti settori e si è già estesa anche alle imprese più piccole.
La sostenibilità e le professioni del futuro
Le professioni del futuro, quindi, dovranno tenere conto di questo panorama ‘verde’ e integrare le tecnologie utili a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.
La digitalizzazione e l’innovazione contribuiranno a modificare alcune professioni già esistenti e a crearne di nuove in ottica. Leggi anche, "
Oggi, i giovanissimi già considerano l’educazione ambientale come parte integrante del proprio curriculum e si interrogano su quali studi intraprendere per approdare a un lavoro green.
La risposta è probabilmente in un percorso di formazione ibrido, che coniughi tecnologia avanzata e ambiente.
Secondo “GreenItaly 2019 Una risposta alla crisi, una sfida per il futuro”, il decimo rapporto della Fondazione Symbola e di Unioncamere promosso con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che misura e pesa la forza della green economy nazionale, la domanda di green jobs si caratterizza per un più elevato livello dei titoli di studio richiesti.
Nella green economy, le conoscenze assumono una maggiore centralità assieme alle competenze ‘umane’.
Competenze trasversali nei green jobs
Le aziende che attivano contratti relativi ai green jobs sono interessate a collaboratori con un mix di preparazione di base, competenza ed esperienza.
In particolare, sono ritenute molto importanti le competenze trasversali: flessibilità e adattamento, capacità di lavorare in gruppo, capacità di risolvere problemi e di lavorare in autonomia sono attitudini richieste maggiormente nell’economia verde rispetto ad altri lavori.
Inoltre, per le professioni “verdi”, le aziende ritengono significativo il possesso della capacità comunicativa.
Impegnarsi a realizzare progetti sostenibili è fondamentale, ma altrettanto lo è raccontare il proprio impegno, gli investimenti, i risultati. Saper comunicare è a tutti gli effetti un lavoro sempre più importante e strategico.
Le professioni green, un settore in crescita
Il settore dei green jobs ha avuto una crescita costante negli ultimi tre anni. Per quanto la situazione di incertezza renda meno facile fare previsioni per il prossimo futuro, si stima che la richiesta sia destinata ad aumentare ancora significativamente.
I settori aziendali più interessati dalle professioni verdi sono:
- ricerca e sviluppo,
- funzioni tecniche
- marketing e comunicazione
- area direzionale.
Nei prossimi anni non sarà insolito sentire parlare di: manager della transizione digitale, manager della sostenibilità, esperto di cyber security, energy manager, data scientist, educatore ambientale, esperto in bioarchitettura e bioedilizia, certificatore energetico, avvocato specializzato in tematiche ambientali, green designer, progettista e installatore di impianti eolici, chef specializzato in cucina biologica, vegetariana e vegana.
Ma di opportunità lavorative nel mondo della circular economy, o green economy, ce ne saranno molte altre, alcune ancora da inventare e definire.
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