Il tessuto produttivo del Fashion Design in Italia è formato da piccole aziende, che assumono molto spesso la forma di laboratorio artigianale. Questo insieme puntiforme di attività è lo scrigno in cui si custodisce e si tramanda il know how che caratterizza il Made in Italy.

Già da qualche anno, la moda italiana ha incluso la sostenibilità tra i driver del settore. Una testimonianza ne è il Manifesto della Sostenibilità della Camera Nazionale della Moda Italiana, un impegno preciso e concreto per favorire la gestione responsabile di tutta la catena del valore del fashion.


Questo intento può essere messo in pratica in diversi modi: uno è ‘rallentare’ e abbandonare il fast fashion, ridimensionando i fenomeni del consumo a tutti i costi. Ma questo non significa rinunciare alle novità, anzi!

Tecnologia per un design della moda più sostenibile

Il pubblico del Fashion Design, per quanto sia attento alla sostenibilità - soprattutto tra i Millenials è un argomento molto sentito - non è disposto a tornare alle due collezioni classiche. In questi anni, la moda ci ha abituato a essere sorpresi e intrattenuti con diverse novità durante l’anno.

La sfida alla sostenibilità impone quindi di mettere a punto soluzioni più creative e ‘smart’ per raggiungere il duplice obiettivo di rispettare l’ambiente e soddisfare gli utenti.

La tecnologia può offrire una risposta.

 

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Dati per un design della moda più personalizzato e sostenibile

Le aziende del fashion dispongono di una grande quantità di dati, generati direttamente dagli utenti attraverso l’interazione sui social.

Questa mole di informazioni può essere usata come un utile termometro per mettere a punto capsule collection più mirate a ogni segmento di pubblico, in modo da rendere la customer experience ancora più soddisfacente. 

 

Moda e Intelligenza Artificiale, un futuro possibile

La moda è caratterizzata da uno stretto rapporto con i suoi clienti, di cui anticipa e interpreta bisogni connessi con la propria immagine, con il desiderio di vedersi e apparire in un certo modo.

Proprio per questo motivo, il fashion design è un settore che si può avvalere della AI. L’intelligenza artificiale è in grado di intercettare le foto dei social media e di incrociarle con i dati demografici e geografici degli utenti per comprendere i trend in luoghi specifici e secondo fasce di età.

Un altro modo per ottimizzare l’offerta, riducendo gli sprechi. Potrebbe piacerti anche, "Textile & Fashion design a Torino e Bologna: il futuro della moda".

 

Realtà Virtuale e Aumentata per la customer experience

Entrare in negozio dal proprio smartphone, scoprire: prodotti, informazioni, offerte personalizzate è solo una delle applicazioni della VR e della AR applicate al settore della moda.

La diffusione di queste tecnologie consente al possibile acquirente di accedere a un camerino virtuale per verificare taglia ed eventuali abbinamenti dei capi, superando i limiti degli acquisti a distanza. 

 

Internet of Clothing

L’Internet delle cose, IoT, può trasformare ogni singolo capo di abbigliamento in un mezzo di comunicazione, tra brand e consumatore, brand e Supply Chain.

L’abito diventa un’interfaccia che rileva dati come il battito cardiaco, la respirazione, la temperatura corporea, ma può anche comunicare informazioni utili a ottimizzare le scorte di magazzino, gestire gli ordini, tracciare i prodotti e l’intera filiera, effettuare il pagamento del capo acquistato attraverso sistemi di self scanning e self checkout.

 

Fashion 4.0

In Italia, patria del fashion design, la tecnologia ha profondamente rinnovato tutti i percorsi che portano un capo di abbigliamento dall’idea al progetto, dalla distribuzione all’uso.

Non è cambiata solo la parte di design del prodotto e di produzione, ma la capacità stessa di creare qualcosa che risponda a un bisogno preciso di una precisa categoria di utenti.

Questo consente di migliorare allo stesso tempo la customer experience e ottimizzare la produzione.

Grazie alla tecnologia, la moda può ridurre i costi e aumentare la sostenibilità dei prodotti fashion, ma i brand più lungimiranti hanno già compreso che l’aspetto più interessante di questo sviluppo è il coinvolgimento dell’utente.

Chi acquista è alla ricerca di un’esperienza, vuole interagire, sentirsi parte di una comunità, fare sentire la sua opinione, ecco perché i designer della moda avranno sempre più bisogno di una preparazione multidisciplinare, che si incrocia con diversi ambiti professionali: design, digital, virtual, communication… E perché il Fashion Design e l’innovazione sono un binomio che funziona e non passerà di moda.

 

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